Fecesi non pertanto in quel giorno, sforzo, inaudito, ammirabile. Imperciocchè ognuno, essere cosa impossibile di vincere il nemico in battaglia conosceva e non dimeno tutti da furor di vendetta trasportati, maturarono risoluzione di morire, ma sbranando tutta volta, e struggendo, strozzando i barbari ch'eransi per assassinarli, nel Tirolo introdotti. Combatteva la diletta moglie al fianco dell'amante marito, la tenera sorella al gagliardo fratello d'accanto, la modesta(370) figlia al lato del canuto suo padre, e la innamorata in unione del promesso sposo andar vedevasi all'antiguardo generosamente incontro ad una certa morte, poichè non v'era scampo a salute. Trecento e venti giovani, ed eroine leggiadre in battaglione regolarmente ordinate, con magnanima risolutezza e valore combattendo, a varie cariche di cavalleria resistettero, ma dovettero infine al numero e qualità della truppa nemica, che sempre si rinnovava, inevitabilmente sottostare. Lor si offerse quartiere, ma fù da quelle maravigliose donne ferocemente ricusato, vennero per conseguenza di tal rifiuto, da una nuova carica di cavalleria sconfitte, tagliate a pezzi e del tutto esterminate. Oh avvenimento sempre mai memorabile negl'annali delle patrie sventure! Giorno di lutto interminabile per tutti gli amici della libertà de' popoli! Eppure quelle da tanto ardor di patria, si viddero animate, che mentre questo crudelissimo scempio perpetravasi, le chiare ed argentine loro voci spiranti sotto il coltello dell'assalitore si udivano con dilettosa e patetica gioia, inni alla patria festosamente intuonare!
| |
Tirolo
|