Secondo l'opinione del citato autore, il solo governo preesistente, render potrebbe l'esistenza di queste giunte legale: e noi di nuovo domandiamo perchè quel governo avrà egli d'uopo di nominare una Giunta, quand'egli stesso farne le fonzioni(399) potrebbe? Ma volendo supporre che veramente nol possa, passeremo a domandare se altri mezzi egualmente ed anche più legali, per render valide le operazioni di quelle Giunte vi esistano. Secondo il parere del Signor Lemiere, non puossi ad altro giustamente ricorrere, com'egli chiaramente si spiega. Ma noi gli opporremo ciò ch'egli per avventura pensa e dire non osa, cioè che la vera, la pura, la giusta legalità dal popolo emana e dovrà sempre emanare, perchè quegli è che fà la guerra, ed è per lui, che si deve fare, che i re o governi preesistenti non sono legali se il popolo non lo accorda, e che quando questi alla direzione
della somma delle cose, incapaci si veggono, tanto per fortuiti accidenti, quanto per qualunque altra cagione; al popolo spetta di nominare coloro che in sì pericolose congiunture debbano sostenerlo e dirigerlo, ed in cui deve una illimitata confidenza, riporre.
Tosto liberata una città, borgo, o villaggio, il condottiero o condottieri, che in quelli entrarono, nella chiesa, o sulla piazza, tutt'i capi di famiglia del paese riuniranno: e dopo d'avergli fatto giurare nel modo il più solenne di abbandonare le case, ed anche bruciarle se sarà necessario, di prima morire che all'unione, independenza e libertà italiana rinunziare, ed in ogni possibil modo, le bande in armi sostenere, non meno che di costringere tutti gli abitanti abili a prender le armi, a correre alla difesa della patria in pericolo, sotto pena d'infamia e di morte; deve regolarmente per la nomina di un consiglio municipale fargli votare: quindi proceduto allo scrutinio dei consiglieri ossia primati, uno fra quelli sceglierà che il più idoneo alle circostanze del paese il condottiero riconosca, e lo dichiarerà immantinenti comarco.
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Giunta Giunte Signor Lemiere
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