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      Due altri modi d'agire, in caso contrario gli restano; l'uno d'inculcare agli abitanti di ricevere i barbari sotto apparenza d'indifferenti, ed anzi come loro parteggianti, coperti dalla più grande generale simulazione; l'altro di fuggire, se non v'è miglior scampo, ne' boschi. Sarà sempre il primo caso, possibile, quando per avventura quel villaggio o città ancor non siasi dal nemico, apertamente difeso, e non siasi in armi levata. Potranno i primati avvedutamente persuadere al nemico di aver alla forza più immediata ceduto, ed in varj modi confidenza inspirargli. Tale aggiundolamento riuscito; allora, comarco, primati, donne, vecchi e ragazzi, i soli, che in questa guerra debbano a casa rimanere, a stuolo al loro incontro, come se tutto fosse in pace, usciranno, e nella sua permanenza, altro che i rustici canti del popolo, nei differenti domestici lavori occupato, non udrassi. Ma tosto che il villaggio, borgo o città troverassi dal nemico evacuata, le domestiche faccende a che ognuno trovasi addetto, faransi all'istante sospendere. Ciascuno fuori del nascondiglio dove stava celata, l'arma sua immantinenti trarrà, ed a tormentare il nemico ed il suo retroguardo a distruggere, accingerassi. Il secondo modo, quello cioè di fuggire ai boschi, sempre nel primo impulso popolare sarà seguito, quante volte già siasi il nazionale col nemico, battuto, quante volte sia un paese aperto in pianura, e gli abitanti, dei necessarj mezzi di resistenza deficienti. Tutti allora, senza eccezione, le poche indispensabili suppellettili e particolarmente le loro armi e munizioni addossatisi, nelle montagne intaneransi, ed in quelle, a guisa d'una tribù errante, dall'amor del loro paese, dal desiderio di vendetta e


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508