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      E quando l'occasione di eseguire combinate operazioni, avverrà che lor si presenti: agir dovranno sotto la direzione di un solo, ch'eleverassi a condottiero in capo del distretto, cantone, o provincia, cui tutte le bande dovranno, per quella data operazione e finattantocchè il medesimo, loro non restituisca la libertà d'operare a loro talento, implicitamente obbedire. Nulla di meno quel condottiero principale nel distretto, cantone(426), o provincia, non dovrà mai riunire queste bande per farle, come truppa regolare e con evoluzioni, agire sulla fronte del nemico, etc.; ma limiterassi ad indicar loro ciò che debbano operare, la via da percorrere, i punti da difendere, la parte insomma che debbano avere nella generale combinazione, al condottiero fuggirà la presunzione di riputarsi tattico generale e di credere ch'ei possa da eguale ad eguale, misurarsi coi comandanti nemici, nè a quei delle colonne volanti e delle legioni, si dovrà pareggiare. Guerreggiare(427) contr'essi come un buon condottiero ed a sole operazioni di banda limitarsi; ecco il partito cui deve appigliarsi: egli pensar deve di esser soltanto un direttore generale strategico di quelle bande, che trovansi nel circolo dov'egli è stabilito, e di esserlo unicamente pel tempo in che grandi operazioni, quando la concorrenza di tutte le bande o di molte di esse potrà servire vantaggiosamente alla patria, si dovran combinare. L'esecuzione de' suoi ordini sarà sempre alle circostanze locali soggetta, in che possa la banda avvertita d'agire, trovarsi: e se quelle mettessero all'obbedienza forte insuperabile impedimento, a tempo faranno il condottiero in capo avvertito, onde a ciò di provvedere non tardi.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508