Dalla loro linea semicircolare, cominciarono i franco-apostolici un ben nutrito fuoco generale dalle corna al centro. Trovavasi la divisione al punto dell'angolo, dove dalle ale i tiri ad angolo retto, in forma di croce s'intersecavano, ma imperterrita, l'armi in riposo, con truce calma, in avanti seguiva. Giunta la testa alle trincee, vede che quelle superar non si possono, e guadagna uno scampo. Laonde or da un canto, or dall'altro, nell'incertezza di poter rinvenire un passaggio, in obliqua ed incerta direzione si avvia: piovono di continuo da ogni lato le palle, e quella pioggia vieppiù(448) si addensa. Cadono ad ogni passo i morti, e i feriti sulle ammucchiate membra degli estinti compagni superstiti, in un caldo lago di sangue con ribrezzo camminano, e sopra un'orrido impasto di terra e di cadaveri, que' guerrieri sdrucciolando, si veggono, ad ogni passo barcollare: spargesi lo scoraggimento in quella picciola truppa, ed impaurita alfine a titubare incomincia... oscilla... finalmente si sbanda: la colonna è sparita! Ma fermi e soli gli Italiani rimangono! Soli! Perchè in piena rotta, sparpagliatisi i loro stranieri compagni, volgono unicamente alla propria salute il pensiero e gli sforzi. Gli Italiani proscritti, all'opposito, forti, senza speranza d'appoggio, formano con serena intrepidezza il quadrato, ed al terribile fuoco dell'avversario, con altro uguale rispondono. Invia ben tosto Damas un ajutante di campo ad intimare la resa, e a dar loro di finir la contesa, salutare ed amichevole(449) consiglio.
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Italiani Italiani Damas Giunta
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