Di speciale importanza sono quei casi in cui i focolai tubercolari si sviluppano in vicinanza di grossi vasi sanguigni, sia perchè le pareti di questi, gradatamente erose, ad un certo punto si lacerano e, lasciando prorompere il sangue, dànno origine ad un'emorragia, sia perchè il focolaio può svuotarsi nel lume del vaso, e i suoi bacilli, trascinati dal sangue, si diffondono per tutto il corpo, e là dove per avventura trovano terreno più favorevole, si moltiplicano e nel modo già descritto dànno origine a nuovi noduli tubercolari. In taluni di questi casi, tutti o quasi tutti gli organi sono tempestati di miriadi di minutissimi tubercoli, e la malattia, assumendo un decorso rapidamente mortale, viene distinta col nome di tubercolosi acuta miliare.
Come appare da quanto si è detto, nessun organo del nostro corpo è risparmiato dalla tubercolosi; dovunque vien portato, il bacillo può esercitare la sua opera di distruzione.
A seconda del loro modo di origine, però, le alterazioni tubercolari possono dividersi in due classi. Si dicono primarie quelle che vengono destate da bacilli provenienti direttamente dall'esterno, secondarie quelle destate da bacilli provenienti da focolai tubercolari già esistenti nel nostro corpo. La tubercolosi secondaria può aver sede in qualunque organo, mentre la primaria, naturalmente, si manifesta in quelle parti soltanto, in cui i bacilli provenienti dall'esterno possono pervenire, e trovar terreno adatto alla moltiplicazione.
Difficilmente ciò loro riesce sulla pelle, che è protetta da uno strato di epidermide grosso e resistente; meno difficilmente nell'intestino dei fanciulli, quando vi sono portati dagli alimenti; facilmente, infine, nei polmoni delle persone di ogni età, quando vi sono trascinati dall'aria inspirata.
| |
|