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      A tutto ciò si aggiunga la nociva influenza esercitata sul corpo umano da certe sostanze chimiche, che vengono prodotte, sia dai bacilli tubercolari, sia da altri microbi che a questi frequentemente si associano. Poichè è da sapere, che nel materiale in disgregazione accumulato nei focolai tubercolari, per esempio nel liquame che riempie le caverne polmonari, sogliono, oltre ai bacilli tubercolari, vivere e moltiplicarsi molte altre specie di microbi. Di speciale importanza fra essi sono i microbi della suppurazione, poichè questi non si limitano a pullulare nel materiale già morto, ma invadono le parti vive, si diffondono nell'organismo, e possono produrre malattie loro speciali, che si aggiungono alla tubercolosi già esistente, e, modificandone e aggravandone il decorso, la rendono più rapidamente mortale.
      Le sostanze chimiche prodotte così da questi microbi, come dai bacilli tubercolari sono ancora poco conosciute, ma di esse questo si sa, che esercitano un'azione tossica, la quale si manifesta specialmente colla febbre, col dimagramento, e, infine, con quel marasmo d'altissimo grado, che è così fedele compagno degli ultimi stadi della malattia, e svela anche all'occhio meno esercitato una lunga storia di dolori.
     
     
      CAPITOLO II.
      Quanti ne uccida la tubercolosi.
     
      Difficoltà di conoscere la mortalità prodotta dalla tubercolosi. - Le cifre ufficiali sono assai inferiori al vero. - Ragioni di ciò. - La mortalità è maggiore nella popolazione delle città, e nel periodo più produttivo della vita umana.


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Contro la tubercolosi
di Giulio Bizzozero
Treves Milano
1899 pagine 134