Pagina (45/134)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Come appare da quanto dissi fin qui, questa causa di diffusione di tubercolosi, più che con misure legislative, deve essere combattuta col modificare un'abitudine inveterata, l'abitudine dello sputacchiare. Non sarà facile venirne a capo, specie nelle classi basse della popolazione, che presentano sempre grandissima resistenza alle idee nuove e ad ogni cambiamento, anche lieve, delle loro abitudini. Ma le difficoltà non ci devono spaventare!
      Le classi côlte predichino colla parola e coll'esempio. Esse devono essere ben persuase che, siccome lo sputo è il principale agente di diffusione della tubercolosi, così, se non si ha cura di neutralizzarne l'azione malefica, ben scarso frutto potrà dare ogni altro provvedimento diretto contro gli agenti di diffusione del contagio.
      È ben vero che l'entrata di bacilli tubercolari nel nostro corpo non significa sempre sviluppo della malattia, perchè non pochi sanno loro resistere e restar sani.
      Ma il numero stragrande dei tubercolosi che ci cadono d'intorno c'insegna, che chi fa a fidanza solo sulla forza di resistenza del proprio organismo, sbaglia spesso i suoi calcoli. Dà maggiore sicurezza il vivere in un ambiente salubre, che il tentare di abituare il proprio corpo a resistere in un ambiente pieno d'insidie e di pericoli.
     
     
      CAPITOLO V.
      Gli animali e la diffusione della tubercolosi.
     
      Diffusione della tubercolosi colle carni degli animali malati. - Più importante la diffusione per mezzo del loro latte. - Grande frequenza della tubercolosi nelle vacche, dimostrata sia nei macelli, sia colle iniezioni di tubercolina.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Contro la tubercolosi
di Giulio Bizzozero
Treves Milano
1899 pagine 134