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      La municipalità di Manchester si arretrò forse dinanzi a questa grande diffusione della malattia? Esitò forse ad invocare provvedimenti per combatterla? Tutt'altro! Essa chiese al Parlamento che le si concedessero quelle disposizioni regolamentari di cui un Comune modello, quello di Glasgow, gode fino dal 1890, e fra le quali stanno le due seguenti:
      1.° Qualora un proprietario fornente latte alla città, dopo che gli venne notificato che una delle sue mucche soffre di tubercolosi o di qualsiasi altra malattia atta a rendere l'uso del suo latte pericoloso o dannoso alla salute, conservi tale vacca nella sua proprietà, si presumerà, fino a prova del contrario, che egli abbia venduto per l'uso dell'uomo il latte prodotto da tale animale, e sarà punito con una multa non eccedente le 125 lire (italiane).
      2.° Chi venderà, o farà vendere, o permetterà sia usato per alimento dell'uomo il latte di una vacca malata di tubercolosi o di qualsiasi altra malattia che ne renda il latte pericoloso o dannoso alla salute, sarà punito con una multa non eccedente le 250 lire.(7)
      Queste prescrizioni sono eccellenti, ma non bastano. Infatti, esse procurano il vantaggio di diminuire la frequenza della tubercolosi nelle vacche e dei bacilli tubercolari nel latte soltanto in quelle zone di paese ove stanno le città, le borgate o i villaggi che le hanno inserite nei propri regolamenti d'igiene e le applicano severamente, ma non valgono a sradicare la tubercolosi animale da tutto il paese. Nelle parti in cui le disposizioni suddette non vengono messe in vigore, essa continuerà ad infierire; può darsi, anzi, che vi aumenti di gravità pel concentrarvisi degli animali sfrattati dalle zone risanate.


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Contro la tubercolosi
di Giulio Bizzozero
Treves Milano
1899 pagine 134

   





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