Hanno, infatti, dimostrato, che delle stalle gravemente colpite dalla tubercolosi possono in qualche anno e con poca spesa essere liberate dalla malattia. L'argomento è di tanta importanza, che credo di dover brevemente esporre come convenga procedere per raggiungere lo scopo, valendomi tanto delle pubblicazioni del Bang, quanto delle Istruzioni pubblicate nel 1896 dal Ministero prussiano d'agricoltura, all'intento di avviare i proprii connazionali a seguire l'esempio della Danimarca.
I bovini della stalla infetta vengono distinti in tre gruppi: il 1.° comprende quelli che hanno reagito alla tubercolina, e possono così considerarsi come tubercolosi; il 2.° quelli in cui la tubercolosi è così avanzata, che si riconosce anche senza la tubercolina; il 3.° quelli che, non presentando apparenze esterne di tubercolosi e non avendo reagito alla tubercolina, si possono considerare come sani.
Gli animali del 2.° gruppo, quelli, cioè più gravemente affetti, si macellano al più presto, e del loro corpo si trae profitto secondo le norme della pulizia sanitaria. Quanto a quelli degli altri due gruppi, si ricoverano in locali separati, in modo che i malati non possano trasmettere la malattia ai sani; epperò se non si possiedono due stalle, l'unica stalla viene divisa in due parti per mezzo di un buon tramezzo che vada dal pavimento al soffitto. Queste stalle o porzioni di stalla, e specialmente quella destinata ai bovini sani, vengono accuratamente pulite e disinfettate prima d'introdurvi i rispettivi animali.
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