In questi casi la debolezza è diffusa in tutto l'organismo, ma in altri può essere limitata a una parte di esso; p. es. un catarro cronico della laringe è un'ottima predisposizione all'attecchirvi di un processo tubercolare.
La questione della debolezza acquisita è in stretto rapporto con un argomento, del quale ho toccato di passaggio in uno dei precedenti capitoli, cioè sulla diversa diffusione della tubercolosi nelle varie classi o nei diversi gruppi in cui è divisa la popolazione di una città o di un paese. È un argomento d'alta importanza per chi studia i problemi sociali, e si sforza di procurare all'uomo delle condizioni di vita migliori delle presenti.
Trattando nel Cap. II dei danni della tubercolosi ho detto, come essi sieno maggiori nelle città che nelle campagne, e a prova ho citato le statistiche italiane; ma avrei potuto citare statistiche d'ogni paese, perchè p. es. nel Belgio la mortalità per tubercolosi nelle campagne è di un terzo minore che nelle città, nella Baviera quella sta a questa come 28,1 sta a 41,3, nella Svizzera come 19 sta a 32 e così via.
Ad altre circostanze pari, poi, quanto più densa è la popolazione e più grande la città, tanto maggiori sono le stragi che vi fa la malattia.
A Berlino, p. es., durante il 1888 nel quartiere poco popolato di Friedrichstadt si contarono, per ogni 100 mila abitanti, 190 morti per tubercolosi, mentre in quello popolatissimo di Louisenstadt i morti salirono a 460.
Kugler studiò nel granducato di Baden il rapporto fra la mortalità per tubercolosi e il numero di camere che servono d'abitazione a un numero determinato (1000) di persone, e trovò le seguenti cifre:
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Belgio Baviera Svizzera Berlino Friedrichstadt Louisenstadt Baden
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