Nè potrebbe essere diversamente, dacchè i poveretti mancano dei tre principali elementi che l'esperienza dimostrò necessarii alla loro cura: aria pura, buona alimentazione, riposo.
Mancano d'aria pura, perchè l'aria che respirano è contaminata dalla respirazione e dalle esalazioni di tutti i malati della sala, e il depurarla aprendo le finestre nuocerebbe, massime nella stagione fredda, ai malati di pneumonite e di bronchite acuta, di reumatismo articolare, ecc. che giacciono nei letti vicini. L'aria, inoltre, è straordinariamente carica di microbi (Miquel nel 1880 ne contò sette mila per metro cubo nell'aria dell'Hôtel Dieu, e 29 mila nell'Ospedale della Pietà di Parigi); e il loro numero cresce a dismisura quando gl'infermieri scopano e fanno la pulizia della sala. Fra questi microbi ve n'ha di quelli che, entrando coll'aria nei polmoni dei tubercolosi, vi destano, come già dissi, quelle infezioni secondarie che aggravano notevolmente la malattia.
Mancano di buona e sufficiente alimentazione. Il tisico, come ognun sa, ha spesso ripugnanza ai cibi; mangia poco, mentre il mangiare tanto gli gioverebbe. Ora, negli ospedali non trova una voce amorosa ed autorevole che lo persuada a vincere questa ripugnanza dannosa, nè la qualità e la varietà dei cibi son tali da eccitargli l'appetito.
«N'avez vous pas vu, scrive il Dr. Sersiron, les grandes bassines de cuivre rouge transportées à dos d'infirmiers, à travers les cours et les escaliers, arrivant d'une cuisine éloignée, refroidies par ces longues pérégrinations aux moments mêmes où les pansements ne sont pas terminés? De refectoires il n'y en a point et les distributions de pain et de bouillon se font au lit même du malade, souvent au milieu des préparatifs de thoracenthèse ou de ponction que nécessite la pleurésie ou l'ascite du voisin!
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Miquel Hôtel Dieu Ospedale Pietà Parigi Fra
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