Pagina (80/134)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Fu così soddisfatta del risultato, che deliberò di cooperare all'erezione di 30 sanatorii, e procedette con tanta sollecitudine che un buon terzo di questi è già in esercizio.
      S'intende che le baracche servono soltanto provvisoriamente; a mano a mano che si raccolgono quattrini, esse vengono sostituite da costruzioni in muratura. Per esempio, il sanatorio di Grabowsee, che alla sua fondazione contava 26 baracche, ora non ne ha più che tredici.
      Ma più della filantropia dei privati e delle Società, potè e potrà fare pei sanatorii lo spirito utilitario; uno spirito, cioè, che, mentre mira all'utile proprio, non perde di vista l'interesse della collettività.
      Un tisico povero di solito è un lavoratore, il quale non può più dar frutto coll'opera propria, danneggiando in tal modo sè, la famiglia e la società, e deve, anzi, essere nutrito e curato a spese altrui.
      Ora, secondo quelle provvide leggi sociali, di cui la Germania seppe dotarsi in questi ultimi vent'anni, ogni operaio deve essere inscritto tanto in una Cassa pei malati, la quale ha l'obbligo, quando cade ammalato, di provvedergli cure e sostentamento per un periodo di tempo estensibile fino a tredici settimane, quanto in un Istituto per l'invalidità e la vecchiaia, il quale, a sua volta, ha il carico di fornirgli una rendita annua quando passa i settant'anni o diventa invalido al lavoro.
      D'altra parte, in uno dei precedenti capitoli abbiamo veduto, come più della metà degli operai che diventano invalidi nell'età più produttiva, perdano l'attitudine al lavoro a cagione della tubercolosi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Contro la tubercolosi
di Giulio Bizzozero
Treves Milano
1899 pagine 134

   





Grabowsee Società Germania Cassa Istituto