È poi probabile che in Germania anche il Governo, il quale pel complesso delle sue leggi sociali è a capo di tutti i governi civili, s'occupi direttamente della difesa contro la tubercolosi e dei sanatorii. Egli ha già potuto accertare, che qui è in gioco non solo un interesse sanitario di primo ordine, ma un grave interesse economico, di cui l'Ufficio di sanità dell'Impero ha tradotto in cifre il valore: supponendo, come venne dimostrato dall'esperienza, che di dodici mila ammalati designati come adatti per la cura nei sanatorii, nove mila in seguito alla cura possano riprendere il lavoro, e continuarlo per una media di tre anni, e calcolando a 500 marchi (L. 625) il salario medio annuo di ciascun individuo, ne segue che il vantaggio sociale sarà di 3x500x9000, cioè di 13500000 marchi. Se ora da questa somma si deducono le spese di cura e gl'interessi dei capitali impiegati, calcolati in 6 milioni di marchi, risulterà un beneficio sociale netto di 7500000 marchi.
Gli altri Stati europei si dispongono a seguire l'esempio della Germania.
L'Inghilterra, a questo riguardo, si trovava già in condizioni relativamente buone, perchè fino dal 1814 possedeva a Londra un ospedale per le malattie di petto, e poscia ne aveva fondato parecchi altri, sicchè nel 1884 ne contava 18, capaci di sei o sette mila letti. Siccome però, tali ospedali, per costruzione e funzionamento, non rispondono del tutto al tipo dei sanatorii tedeschi, e d'altra parte sono impari al bisogno, così presentemente in ogni parte del Regno Unito si lavora con alacrità per poter applicare largamente il nuovo metodo di cura.
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