La Svizzera può vantare già in esercizio i sanatorii di Berna, Basilea e Glarus, poi l'ultimo, testè inaugurato, di Zurigo, che contiene 100 letti, e costa 550000 lire.
Si ritiene che fra qualche anno ce ne sarà un'altra mezza dozzina in funzione, e così un migliaio di letti sarà a disposizione dei malati poveri del paese.
In Russia, ne esistono uno in Finlandia e uno a Pietroburgo, dono dell'Imperatore Nicolò II.
In Isvezia, il Re, due anni fa, nel 25.° anniversario della sua incoronazione, donò tre milioni per la costruzione di sanatorii popolari, e per lo stesso scopo la Regina Guglielmina d'Olanda, l'anno scorso, nell'occasione della sua incoronazione, donò una magnifica proprietà e 400 mila lire.
Anche la Norvegia ha un sanatorio in funzione ed uno in costruzione.
In Austria, grazie specialmente alla perseverante attività del prof. Schrötter, venne da poco inaugurato il sanatorio di Alland presso Vienna.
In Francia si hanno due sanatorii per ragazzi, l'uno a Ormesson, l'altro a Villier; inoltre un sanatorio per adulti, dovuto alla beneficenza privata, venne compiuto a Lione, e un altro pel comune di Parigi è in costruzione a Angicourt, ma non potrà venir aperto che nel 1900.
Quanto all'Italia, finora non vi si trovano sanatorii nè pei ricchi nè pei poveri. Ai primi dovrà pensare l'iniziativa privata, ed è a stupire, anzi, che non ci abbia pensato ancora, trattandosi di una speculazione certamente rimunerativa.
Riguardo ai sanatorii pei poveri, ammessa la loro indiscutibile necessità, come si potrebbe provvedere alla loro fondazione e al loro funzionamento?
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