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      Ogni suo pensiero, come ogni sua azione, devono essere diretti a favorire la guarigione.
      Data questa disparità di opinioni, sostenute da uomini competenti e di chiaro nome, si comprende come l'altezza alla quale vennero costrutti i sanatorii varii d'assai. In un paese montuoso come la Svizzera, essi sono a grandi altezze: quello di Berna a Heiligenschwendi è a 1140 metri, quello di Basilea a Davos-Dorf a 1660 metri, quello di Leysin, per le donne, a 1450 metri sul livello del mare, mentre nelle grandi pianure della Germania settentrionale si hanno sanatorii a piccolissime altezze, come quelli di Berlino, e l'altro testè inaugurato a Geesthacht presso Amburgo.
      In complesso, però, prevale l'opinione, che, quantunque i tubercolosi possano guarire a qualunque altezza, tuttavia le diverse altezze non sono tutte egualmente favorevoli alla guarigione dei tubercolosi, e pertanto, quando è possibile, nell'ubicazione dei sanatorii si dà la preferenza alla montagna. Nel nord d'Europa si raccomandano specialmente le altezze fra i 400 e i 500 metri, perchè nell'inverno il freddo non vi è così intenso, la neve così abbondante e le vie così difficili come ad altezze superiori; nell'Europa meridionale si consiglia di andare più in alto.
      Conviene anche tener presente che, siccome l'efficacia della cura nei sanatorii dipende in prima linea dalla quantità di tempo che l'ammalato può passare all'aria aperta, così sono da preferirsi i climi raccomandati dalla mitezza della temperatura e dalla scarsità dei giorni di pioggia.


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Contro la tubercolosi
di Giulio Bizzozero
Treves Milano
1899 pagine 134

   





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