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      Così egli fa la strada più faticosa mentre è ancor fresco di forze, e, d'altra parte, la facilità della discesa nell'andata non lo inviterà ad allontanarsi troppo dallo stabilimento, rendendogli poscia soverchiamente faticoso il ritorno.
      Giova che i boschi circondino per buona parte lo stabilimento (che ha sempre libera, s'intende, la facciata rivolta a sud) e concorrano, così, coi monti circostanti a fornire una larga protezione contro i venti.
      Non è bene che dinanzi al fabbricato si stenda un ampio pendio o un piano erboso; per buona parte dell'anno esso favorirebbe alla sera un rapido raffreddamento dell'aria, accompagnato da formazione di nebbia.
      E indispensabile che lo stabilimento sia fornito di acqua pura ed abbondante (almeno 150 litri al giorno per persona); perciò nella scelta del terreno si abbia cura che esso contenga delle sorgenti, o possa fornire buona acqua del sottosuolo.
      Il fabbricato avrà la fronte principale verso mezzodì. Inoltre è bene che si continui alle sua estremità con due ali, le quali, staccandosi ad angolo, sieno rivolte l'una verso sudest, l'altra verso sud-ovest; oppure che abbia la forma di arco aperto verso sud. E nell'uno e nell'altro caso le due estremità dello stabilimento aiutano esse pure a proteggere dai venti quello spazio dinanzi alla facciata ove passeggiano i malati più deboli e sono poste le gallerie pel riposo.
      Le costruzioni a un solo piano, così raccomandate per gli ospedali comuni, non sono da consigliare per un sanatorio, sia perchè difendono poco contro i venti, sia perchè, dovendo essere estese su grande area, rendono meno facile la sorveglianza dei malati.


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Contro la tubercolosi
di Giulio Bizzozero
Treves Milano
1899 pagine 134