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      Alla nutrizione del nostro corpo sono necessarie sostanze di diversa natura, cioè albumina, grasso, idrati di carbonio (amido e zucchero), sali ed acqua. Ora, prescindendo dai sali e dall'acqua che si trovano ad esuberanza in qualunque alimentazione, importa assai che la quantità delle altre tre sostanze non sia inferiore ad un certo limite, il quale, naturalmente, varia a seconda di molte circostanze, p. es., del peso e dell'età della persona, della sua costituzione, della quantità del lavoro che fa, e del suo stato di salute. Partendo dai dati forniti dai fisiologi, Prausnitz ha calcolato, che un convalescente, per riparare alle perdite fatte, ha bisogno d'introdurre giornalmente 110 grammi d'albumina, 50 di grasso e 400 d'idrati di carbonio: ebbene queste cifre si considerano ancora insufficienti pel tubercoloso, massime rispetto all'albumina ed ai grassi, e pertanto la sua alimentazione viene calcolata sulla base di circa 120 grammi di albumina, 104 di grasso e 400 di idrati di carbonio(10).
      Questa quantità di sostanze nutrienti può essere rappresentata da una razione alimentare costituita come segue: carne cotta grammi 210 (corrispondente a gr. 336 di carne cruda senza ossa), burro gr. 57, pane bianco gr. 200, latte intero gr. 1000, oltre ad ortaggi, patate, salse, guarnizioni, ecc. che vengono fornite a volontà.
      Questi alimenti devono venir cucinati in modo gustoso e variato (si suol dire che nei Sanatorii la cucina è la vera farmacia) e suddivisi in parecchi pasti, generalmente cinque o sei.


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Contro la tubercolosi
di Giulio Bizzozero
Treves Milano
1899 pagine 134

   





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