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      Era della lunghezza di un cent. e mezzo, largo 1 cent. Alla superficie esterna era ricoverto dalla epidermide, alla interna sembrava ricoperto da granulazioni a superficie liscia, semitrasparenti, leggermente giallognole, punteggiate qua e là nel loro interno da piccolissimi punti bianchi opachi.
      Questi punti opachi, esaminati freschi per dilacerazione, presentarono: cellule di granulazione, cellule epitelioidi e cellule gigantesche piuttosto piccole.
      Indurito il pezzo di pelle, le sezioni verticali dimostrarono:
      L'epidermide esterna presenta grossi prolungamenti interpapillari. Giunta ai fori fistolosi, vi si entroflette e riveste tutta la superficie inferiore del pezzetto di pelle; qui lo strato epidermoidale è più regolare, ondoso, sottile che l'esterno; solo di tanto in tanto manda qualche prolungamento nello spessore del tessuto sottoposto.
      Il tessuto che sta fra i due strati epidermidali presenta sotto l'epidermide esterna la stessa struttura della cute, ma infiltrato da buon numero di semoventi. Man mano che si prosiegue verso l'epidermide interna, acquista i caratteri del tessuto di granulazione. Qua e là pezzi di condotti e di gomitoli di ghiandole sudoripare.
      Nella cute sotto l'epidermide esterna, oltre ai vasi sanguigni, si scorgono dei vasi che all'aspetto paiono linfatici, ripieni di una materia finamente granulosa alla cui periferia aderisce l'endotelio del vaso, e che contiene qualche globulo bianco. Su sezioni trasversali del vaso questa materia circondata da endotelio somiglia ad una cellula gigantesca.


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Sui rapporti della tubercolosi con altre malattie
di Giulio Bizzozero
Vercellino
1874 pagine 30