Mi preme di far notare ciò, in quanto che gli autori passano sotto silenzio o negano la tubercolosi cutanea, ovvero ne danno descrizioni che sono insufficienti a dimostrare la natura veramente tubercolare dell'affezione.
Nella mia comunicazione preventiva, ho fatto cenno di tubercoli da me trovati in antiche ulceri sifilitiche; e osservazioni posteriori di Köster sono venute in conferma delle mie. - Ecco ora per esteso la relazione del mio caso.
OSSERVAZIONE VIII.
Devo anche questa storia clinica alla cortesia del Dottore Calomiatti.
R. Antonia d'anni 50, vedova, sarta, era nata da parenti sani. Fu vaccinata da bimba con successo, e non ricorda le malattie proprie dell'infanzia. Fu menstruata a 15 anni e sempre regolarmente. Passò a marito in età di 23 anni, e fino a quest'epoca non fu mai in alcun modo inferma. Un anno dopo il matrimonio ebbe risipola facciale curata con 4 salassi e guarita in 15 giorni. In questo frattempo il marito dovette allontanarsi da lei. Ritornò, però, di lì a qualche mese e le trasmise tosto ulceri sifilitiche di cui egli era affetto. Questa donna, un po' per ignoranza ed un po' per falso pudore, non osò manifestare il suo male a persona dell'arte, così che, progredito il male, in meno di 40 giorni ebbe manifestazioni sifilitiche secondarie alla pelle, alla mucosa delle labbra e della retrobocca. Si fece allora curare, ed il male parve guarito. Di lì a quattro anni, però, si manifestarono dolori notturni nel profondo degli arti e nel capo, con gomme sull'alto del frontale, sui parietali e sullo stinco delle due tibie.
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Köster Dottore Calomiatti Antonia
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