DELLA SCIENZA MILITARECONSIDERATA NE' SUOI RAPPORTI
COLLE ALTRE SCIENZE E COL SISTEMA SOCIALE
DISCORSI NOVE
PREFAZIONEA QUESTA SECONDA EDIZIONE
Se a questa seconda edizione aggiungiamo una prefazione invece di un avvertimento, come facemmo prima, crediamo necessario dar conto ai nostri lettori delle ragioni che ci hanno ciò consigliato, e dire che cosa in essa ci siamo proposti. La ragione principale che ci ha determinato a mettere una prefazione innanzi al nostro lavoro, deriva particolarmente dai giudizi dei giornali militari stranieri, da alcune opere e da alcune opinioni di celebri personaggi e competenti giudici, i quali ci hanno spinto a modificare, per effettuarlo quando che fosse, il disegno che indicammo nell'avvertimento pubblicato in testa della prima edizione, e che è di dare un piú largo sviluppo al nostro lavoro, trasformandolo in una storia della bellica scienza considerata sotto l'aspetto da noi prescelto. Ancora indicammo quali subbietti meritavano di essere piú svolti e piú completamente posti in luce di quello che erano nei Discorsi. Dicemmo infine che per imprendere questo nuovo lavoro avremmo aspettato la critica per trarne profitto, ed alcun incoraggiamento per istabilire fermamente il nostro proposito. L'indulgenza benevolente con che hanno trattato il nostro lavoro i vari giornali italiani, lo Spettatore francese, il Giornale militare di Prussia, i generali Jomini e Oudinot, lo Zambelli ed altri autori e giornali di cui abbiamo mediate e non dirette notizie, fa che profittando anche delle critiche urbanissime e limitate che ci si sono fatte, ci siamo determinati a continuare il lavoro intrapreso.
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