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      Il primo che ci si fa innanzi tanto nell'ordine de' tempi che in quello delle idee è l'origine della guerra, giacché sembra un atto sí demente quello di accrescere i mezzi di distruzione quando l'umanitá lotta invano contro quelli che sono nella natura, che tale fenomeno non si è potuto che attribuire alla depravazione ed al capriccio dell'umanitá, vale a dire ad una origine derivante da un principio anormale. Perciò noi cercammo dargli una base piú razionale, piú in armonia e in proporzione con i suoi effetti e la sua durata; e trovammo che se era qualche volta istrumento del male, non era l'origine di questo, ma serviva a reprimerlo, come le leggi fanno per ogni societá, e che invece di essere un'anomalia, era un fatto naturale delle condizioni dell'umanitá, e perciò non incompatibile con esse, che anzi dava impulso a certe virtú che l'umana natura rilevavano; che stabilita questa origine, era divenuta scienza ed arte, e perciò era stato mezzo conservatore da render atto a difendersi, ed anche da far soggiogare dalle piccole nazioni incivilite le orde piú numerose de' barbari, e cosí aver conservato ed esteso la civiltá e dimostrato la superioritá della intelligenza che dirige la forza minima sulla massima priva d'intelligenza; che ciò fissato, lo stato sociale e lo scientifico in ogni popolo doveva essere in relazione con la militare organizzazione e risentir dei cangiamenti e modificazioni che essa subiva, e in essa far penetrare quelle modificazioni che accadevano nell'insieme della societá in tutto ciò che la sua civiltá costituiva.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361