Per mostrare l'accordo che ci è tra l'intelletto e la volontá esaminammo qualche ramo parziale di letteratura che si svolge nella societá; e trovammo che nella drammatica letteratura ciò si rendeva piú facile, perché ivi si mostravano le umane passioni nella loro sorgente e nei mezzi che impiegavano per trionfare degli ostacoli che la natura o gli uomini ad esse opponevano, e quali caratteri doveva un uomo rivestire per ispirar la simpatia e l'ammirazione ne' suoi simili. E qui trovammo relazioni tra la lotta che l'uomo è destinato a subire sulla terra (poiché niun dubbio può sorgere che l'uomo sulla terra deve combattere le forze della natura, scovrirne i segreti, opporre ostacoli alle passioni dei suoi simili che vogliono sopraffarlo) e la lotta con le proprie passioni, che tendono sempre a far prevalere le impulsioni dei sensi o i voli dell'immaginazione sulle fredde conchiusioni della ragione, le quali impongono il costante sagrifizio di preferire i propri doveri ai propri desideri. Ebbene, questo quadro ove si mostra compiutamente? Nella guerra e in quella organizzazione preparatoria per poterla con successo fare, ove tutto è prescritto, tutto determinato, ove piú naturali desideri debbono essere repressi, ove le pene e i pericoli che piú all'uomo ripugnano debbono accettarsi ed ove il piú alto sagrifizio deve farsi, cioè l'abnegazione della volontá. Per acquistare una chiara idea di quanto dicemmo, necessario ci sembrò, profittando delle piú scelte produzioni dell'epoca, di ritrarre dal loro esame quasi la scienza prima che dá delle altre ragione e loro assegna il posto nell'ordine dello scibile umano.
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