Egli è mestieri osservare come spesso avvenga che anche in una societá rozza la civiltá penetri alquanto mercé di alcun metodo di guerra, che venga introdotto a fine di secondare con piú vantaggio il movimento ascendente il quale corrisponde nelle nazioni all'epoca del loro sviluppo; ma se la societá tutta non progredisce in fatto di civiltá per modo ch'ella non superi quella del proprio esercito, questo ricadrá prestamente nell'ignoranza e diventerá uguale all'intera nazione, come può dirsi dei musulmani. Altre volte egli accade che le arti della pace perfezionino nelle nazioni pacifiche le arti della guerra e che la decadenza dell'une si faccia sentire nell'altre. I popoli commercianti fanno di questo continua fede.
Mercé delle cose predette ne sembra aver dimostrato passare una relazione costante fra lo stato della scienza e quello della societá; ma relazione siffatta, che vien sottoposta a perpetue alterazioni secondo che maggiore o minore è l'influenza di questo e di quello.
Ma rispondiamo alla terza quistione la quale deriva interamente dalla seconda. Basta considerare alcun poco la scienza della quale teniamo discorso per far chiaro esser ella nel centro di tutte le umane cognizioni.
Dichiareremo piú minutamente questa correlazione, e ciò dará a divedere l'altezza della scienza e conseguentemente la somma importanza di lei. Un nostro scrittore, la cui sagacitá discopriva quello che ingegni meno sottili non iscoprono se non mercé di lunga esperienza, determinando gli elementi primari della guerra affermava consistere essi elementi negli uomini, nelle armi e negli ordini.
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