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      Quest'ultima cosa è bastante a dissipare qualsiasi frivolezza nell'abito della vita o nei sentimenti e ad imprimere nell'uomo un carattere piú morale, piú grave, piú solenne. Tutte le opere messe a luce dagli uomini di guerra presentano questo carattere, e sí nell'antichitá che a' dí nostri, perciocché se gli uomini i quali dánno opera ai buoni studi nel lor gabinetto posson condurre le scienze, o matematiche o fisiche o naturali che dir vogliamo, ad un alto grado di perfezione, ogni volta che l'ingegno sará uguale avranno sempre vantaggio coloro che l'uomo han potuto osservare dove la natura è combattuta, dove ogni cosa è sforzo, dove insomma l'umanitá è costretta ad usare ogni modo a fine di vincere gli ostacoli che si attraversano ad ogni passo. Le autoritá non mancano neppur qui: staremo contenti a Cartesio, la cui carriera conferma essere assai grande la superioritá dell'uomo di azione sopra di quello che l'umanitá interamente non vede ma quasi a metá, perché non conosce il piú alto e difficile punto nel quale vien posta alla prova.
      3. Per quel che riguarda la volontá, che scuola migliore fu mai della guerra? S'egli è vero che le forze dell'uomo son reazioni, s'egli è vero che tutte le religioni ed ogni specie di filosofia non ad altro ebber riguardo se non che a mantenere la dignitá umana, consigliando e imponendo una nobile rassegnazione a qualsivoglia dolore fisico e morale, può liberamente asserirsi che si rinviene piú stoicismo recato ad atto, piú nobil rassegnazione religiosa in un campo che nel portico ovvero in un chiostro.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





Cartesio