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      Gli arabi non avevano ancora quel gusto per la coltura intellettuale il quale seguí le loro intraprese e non le precedette.
      Nel secondo periodo, dall'ottavo all'undecimo secolo, l'impero greco seguiva lo stesso andamento. Nell'Occidente Carlo Magno fu una meteora improduttiva. Il regime feudale disciogliendo la societá, le tolse tutti quei mezzi d'associazione che solo possono farla progredire. Gli arabi in compenso modificarono le loro inclinazioni e divennero piú umani, piú colti e meno ardenti. Le scienze morali si sostenevano nel basso impero sotto l'aspetto delle controversie religiose, ma lo studio de' classici diveniva sempre piú raro. Nell'Occidente la scolastica prese origine; le scienze esatte e naturali non erano coltivate per le ragioni sopra esposte. In Oriente gli arabi cominciarono a divenire conservatori delle classiche cognizioni e fecero qualche tentativo d'invenzione nelle scienze mentovate.
      Nel periodo dall'undecimo al decimoquarto secolo il basso impero piegava al suo fine preceduto da lunga agonia. La societá restava l'istessa. In Occidente coi comuni ed i legisti si enunciavano i nuovi elementi che dovevano cosí potentemente modificare in appresso la societá. In Oriente la razza turcomanna, introdotta tra gli arabi, li spingeva alla decadenza per mezzo dell'ignoranza.
      Lo stato delle scienze sempre peggiorando tra i greci che ne conservavano per cosí dire il materiale nelle biblioteche, cominciò a rinvigorire in Occidente, ove la scolastica aguzzava gl'ingegni che i bisogni della societá facevan dirigere verso la coltura delle lettere classiche.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





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