E' non v'ha dubbio alcuno su questo, benché gli autori contemporanei non ci tengano istrutti de' metodi coi quali si nutrivano, s'approvigionavano e si conservavano gli eserciti di quei tempi, nessun trattato essendocene rimasto. Questa scienza è tuttavia nell'infanzia e forse un dí sará riguardata siccome un ramo dell'economia politica applicata ai bisogni degli eserciti. Ma allora l'amministrazione era presso che ignota, e la potente monarchia di Filippo non poteva pagare i suoi eserciti, i quali perciò sovente si ammutinavano con danno della disciplina. Questo carattere dell'intima esistenza degli eserciti spagnuoli era conseguenza dell'amministrazione cattiva di quella vasta monarchia; amministrazione i cui effetti dolorosi si risentono ancora dopo qualche secolo negli Stati che ne hanno piú lungamente fatto parte.
Possiamo quindi riassumere il fin qui detto con istabilire che lo stato della scienza militare dal 1555 al 1648 presenta i tre seguenti caratteri:
1. Ritorno a quei princípi della scienza militare degli antichi ch'eran compatibili con le nuove armi.
2. Separazione piú distinta dai metodi del medio evo.
3. Sviluppo piú compiuto, quanto alle nuove armi, di tutto ciò ch'erasi cominciato nel precedente periodo.
Ora avendo risposto alle quistioni che ci siamo proposte sulla scienza della guerra, passeremo a fare lo stesso per quelle che riguardano lo stato delle scienze e delle arti e lo stato sociale. Le scienze esatte avevano sí progredito che in quel periodo si segnalavano importanti scoperte, le quali dinotavano al tempo stesso lo stato fiorente di queste scienze e il merito dei loro cultori.
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