La formazione delle nazioni ed il movimento intellettuale che si svolgeva in questa epoca furono causa delle opposizioni religiose, delle rivoluzioni nazionali de' Paesi bassi e del Portogallo(17) e della guerra dei trent'anni, nella quale i principi di Germania cercavano di sottrarsi alla sorte comune subíta dai gran feudatari nelle altre monarchie europee.
L'equilibrio politico risultò dal principio di nazionalitá, il quale fa che una nazione ripugni ad essere per cosí dire assorbita da un'altra nazione; onde la previdenza che presedeva agli ingrandimenti, alle associazioni o alleanze con altre nazioni. E questo sistema si trova riassunto e ordinato nel trattato di Westfalia. A una tal circostanza e a tali bisogni si dee attribuire la classe degli uomini di Stato, ch'era ignota all'antichitá perché la division del lavoro non vi era introdotta. I grandi uomini reggevano la pace e la guerra e diventavano a vicenda pontefici, consoli o edili: cose ignote nel medio evo dove l'autoritá era concentrata nei capi di famiglia per grado e non per qualitá, ma che dovevano uscire in luce nell'epoca moderna, nella quale gli interessi complicati e le carriere divise doveano produrre tutta la scuola militare di Gustavo e quella di uomini di Stato quali Oxenstiern e quella di Turenna e quella del cardinale di Richelieu.
Possiamo riassumerci con dire che il periodo che descriviamo avea il marchio che indicammo caratterizzare le societá moderne, ove le simiglianze sono piú che le differenze. Infatti sotto l'influenza comune del cristianesimo, del regime feudale, della legislazione romana, della letteratura classica e del suo sviluppo, la societá nelle sue dissensioni medesime citava gli stessi libri, interpretava le stesse dottrine e governava la pace e la guerra servendosi degli stessi metodi e impiegando le stesse armi.
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