La Russia, regnante la famiglia Romanow, faceva passi oscuri sí ma reali nella civiltá, attendendo che Pietro primo li mettesse a luce e ne affrettasse il movimento con proporzioni ignote fino a lui.
L'Italia era militarmente occupata, in modo che l'istoria di questo secolo riguarda piú il suolo italiano che gl'italiani stessi. La vita civile esisteva, ma la vita politica era sparita, e molti gli uomini, pochi erano i cittadini che stavan concentrati in Genova, in Venezia. A questa dava ancora qualche celebritá la lotta colla Porta ottomana, ed i nomi di un Mocenigo, di un Morosini protestavano a favore della gloria italiana: quella, benché non fosse spenta in essa ogni energia, stavasi ignota ed oscura, ma indipendente in grazia della generosa magnanimitá di un suo gran cittadino.
Il carattere generale che predomina nell'epoca di cui abbiamo tracciato l'insieme, è quello della societá moderna, vale a dire distinto da quello dell'antica e della societá del medio evo. In quest'epoca fruttando i germi che additammo ne' due precedenti periodi, ne addivenne principal carattere la dominazione dell'elemento monarchico sugli altri elementi che rappresentano le forze sociali e la sommessione di questi a quello. Cosicché la legge a prevalere con piú equitá e ad applicarsi con piú eguaglianza, l'amministrazione a sorgere, le finanze e il commercio e tutte le classi che rappresentano l'industria e la coltivano ad acquistare importanza incominciavano. Questo movimento crescente si trasmetteva sino alle infime classi, le quali benché non avesser soluzione di continuitá con ciò che chiamavasi "terzo stato", pure facilmente vi accedevano acquistando colla industria e colla economia le condizioni richieste a farne parte, poiché veruna artificiale barriera non ne vietava l'ingresso.
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