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      La fortificazione fu perfezionata da Vauban il quale riassunse, accrebbe ed applicò tutto quello che si era escogitato dalla scuola degl'ingegneri italiani fra' quali fu il Marchi, cosí che oggi le sue dottrine vengono citate ma non contraddette, riducendosi tutto quello che si agita da' suoi successori a cercar di rendere la difesa superiore all'attacco, unico problema che abbia il Vauban lasciato a risolvere alle future generazioni. Imperocché egli fissando le parallele ed i fuochi d'infilata, diede una decisa superioritá all'attacco sulla difesa, talché piú non si son veduti come prima gli assedi durare anni ed anni(27). Questo grand'uomo cercò di difendere la patria non con un sistema isolato, ma con un sistema generale di difesa, fondato sulla geografica configurazione, sulle fortificazioni e sulle operazioni degli eserciti; e però nelle attuali quistioni sul fortificamento delle capitali la sua autoritá è invocata ancora con successo. La fortificazione di campagna progredí e piú avrebbe avanzato se non si fosse voluto operare troppo colle masse inerti e poco cogli uomini, i quali sono il primo elemento della guerra, che facendosi per essi, non può farsi altrimenti che con essi(28).
      L'aspetto scientifico che presero le armi a quest'epoca in Francia e successivamente altrove si mostra nelle istituzioni per l'insegnamento della gioventú destinata a seguire questa carriera. I collegi militari sono il segnale chiarissimo che la guerra era divenuta una scienza, e come tale richiedeva l'aiuto delle altre scienze e progrediva a seconda de' loro progressi.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





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