No, non vi sono scandali nell'ordine generale; la provvidenza regge il mondo con giuste leggi, ed una di queste si è che per progredire bisogna trasformarsi, senza di che vi è per cosí dire ristagno e languore. Ma al nostro ragionamento è necessario premettere un rapido quadro dell'Europa qual era nell'epoca di cui siamo per trattare, mentre riveste il carattere che sopra enunciammo.
La monarchia spagnuola riprese sotto i Borboni, e particolarmente sotto Carlo terzo, se non un'alta importanza almeno della dignitá nelle sue relazioni; e i miglioramenti amministrativi che si preparavano dal sovrano, secondato da uomini distinti, tendevano a dar valore al suolo spagnuolo ed a quello delle colonie e a sviluppar l'attitudine di quel popolo sí riccamente dotato dalla natura.
La monarchia francese dopo la fine del gran secolo presentò un'anomalia che non manca mai di precorrere ad alti e spesso terribili avvenimenti. Vogliam dire che l'intelligenza era in progresso mentre la moralitá andava scemando; la ragion pubblica riceve a maggiore sviluppo del potere e le classi medie e le infime erano piú morali, econome ed industriose delle alte. Questa disposizione unita all'incertezza dei limiti fra i poteri rendeva malferma l'amministrazione interna e molle la politica esterna, segnatamente dopo il trattato di Aquisgrana.
L'Inghilterra al contrario consolidava il suo sistema; la casa di Annover aveva ripreso lena piú forte dopo l'ultimo sforzo degli Stuardi. Uomini di Stato come Chatam dirigevano la sua politica sovente egoistica ma però altamente nazionale; le sue armi brillavano nelle guerre continentali; il suo commercio, la sua industria e le sue colonie in molte parti del mondo le davano gran peso negl'interessi europei; aveva su tutte le potenze tre vantaggi decisivi: il suo credito, la sua inaccessibilitá e lo spirito pubblico il quale nascea dalle leggi che la reggevano.
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