Quarantotto anni di pace procacciarono all'Italia ricchezze materiali e intellettuali, ma la tempra degli uomini si ammolliva, perché concitati non erano né da grandi timori o speranze né da vive passioni.
L'impero ottomano che avea combattuto e combatteva con sorte varia la potenza austriaca, vedeva e sentiva i colpi che questa andavagli arrecando e preparava una nuova e terribile potenza, vogliam dire la Russia, la quale tendea verso l'oriente a causa della sua posizione e meno guardava o influiva sull'occidente. Questa societá musulmana in Europa rimanea separata dal popolo greco che avea conquistato ed estranea alla civiltá europea; mentre andava perdendo il suo fanatismo, conservava però l'antica barbarie; circostanze tutte che non inducevano dubbio sulla sua decadenza nei meno sagaci osservatori. La nullitá, la mollezza e la crudeltá de' suoi sovrani erano al tempo stesso causa ed effetto della societá musulmana.
La Polonia, come l'impero germanico e l'ottomano, offeriva una pruova novella del non essere permesso all'umanitá anche nel suo eroismo di ostare alle leggi della natura. Malgrado il valore e l'intelligenza di una illustre nobiltá, il solo attaccamento cieco a' metodi governativi esauriti nei loro risultamenti fece sí che questa potente monarchia ricevesse la legge in tutta questa epoca e finisse per essere conquistata senza aver fatto la guerra. E ciò preludeva alla sua distruzione.
L'impero russo segnalava la sua esistenza con passi giganteschi, ed il piano di Pietro era continuato da quattro donne rivestite della sovranitá, le quali quantunque fornite di qualitá differenti miravano allo scopo medesimo.
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