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      Il Tempheloff, attore e scrittore della guerra dei sette anni, avea la conoscenza piú compiuta e piú positiva dell'esercito prussiano e delle alte vedute dell'illustre suo capo, e nella sua storia ha descritto le battaglie da tattico ed ha creato a parer nostro la storia militare. Egli svolse egualmente i princípi della strategia e se ne serví come massima comune misura per giudicare le militari operazioni.
      Ciò che il Tempheloff aveva trattato come episodi storici l'inglese Lloyd lo tratta scientificamente nelle sue Memorie. Inferiore al Guibert in tutto ciò che si appartiene alla tattica, gli è superiore di molto nella filosofia della guerra e nella strategia. Quanto alla prima stabilisce che l'agente principale della guerra è l'uomo, che questi essendo un essere sensibile, intelligente e libero, non poteva esser trattato come una macchina, ma dovea venire studiato per esser compreso e quindi diretto secondo i suoi bisogni, le sue tendenze e le sue passioni. Quanto alla strategia stabilisce che vi sono teatri di guerra determinati da grandi ostacoli, che vi è bisogno di base per operare e di linea d'operazione per comunicare con essa, da ultimo che la sola difensiva utile e feconda è quella fatta sui fianchi. Insiste sull'importanza della configurazione delle frontiere rispetto alla guerra, e chiude l'opera infatti con una descrizione delle principali.
      Tutti gli oppositori di Guibert e del sistema prussiano, di cui Mezeroy è il piú rinomato, caddero nel falso per esagerazione, volendo l'ordine profondo con le armi moderne.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





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