Tra questi modesti filosofi che limitavano gli sforzi dell'intelligenza a causa dell'imperfezione della nostra natura vediamo lo Smith, il quale come il Genovesi smentiva l'idea che l'economia politica materializzasse per cosí dire l'umanitá, mentre i filosofi si occupano dell'uomo come essere morale e ne determinano i doveri e i destini.
Il carattere generale dell'epoca scientificamente considerato puň dirsi essere stato lo spirito filosofico che il Portalis definisce come "il colpo d'occhio di una esercitata ragione, che č per l'intendimento ciň che la coscienza č pel cuore, che nelle sue investigazioni valuta ogni cosa secondo i suoi propri princípi indipendentemente dall'opinione e dalle costumanze, e che non si arresta agli effetti ma rimonta alle cause". E lo stesso autore soggiunge che lo spirito filosofico č superiore alla filosofia, come lo spirito geometrico č alla geometria, come la conoscenza dello spirito delle leggi č alla conoscenza delle leggi. L'enciclopedia fu la grande intrapresa che puň servir di misura quanto allo stato dello scibile e della societá. Lo spirito filosofico vi dominava non temperato né dalla moderazione né dall'esperienza che lo stato sociale non offeriva. Checché possa dirsi quanto all'esecuzione sotto l'aspetto morale e scientifico, l'enciclopedia metteva in azione la classificazione di Bacone e mostrava la sorgente comune delle umane conoscenze che tutte avevano la loro filosofia, vale a dire la loro ragion prima; e il loro punto di contatto era in essa da riguardarsi siccome scopo della umana curiositá, siccome l'ostacolo che la sua intelligenza tentava invano distruggere.
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