La penisola ispanica avea nel suo stato sociale e nella sua interna politica un carattere uniforme: non cosí nella sua politica esterna. Il Portogallo e la Spagna conservavano piú di qualunque altro Stato le vestigia del medio evo cosí nelle istituzioni come nelle abitudini e nelle opinioni. Gli sforzi di Pombal e di Carlo terzo per condurre la civiltá di quella penisola al grado degli altri Stati piú inciviliti di Europa furono seguiti da una reazione in senso opposto, alla caduta di Pombal pel Portogallo ed alla morte del re per la Spagna; avvenimenti che fecer cadere in mani poco abili la somma delle cose e perciò impedirono le migliorie cominciate. Quanto all'esterna politica, la Spagna fedele al "patto di famiglia" seguitava in tutto la politica francese; il Portogallo in virtú del trattato di Mathuen era divenuto una colonia inglese e continuò ad esser tale dopo la caduta di Pombal. Una tale divergenza nella tendenza politica dei due potentati della penisola avea solo questo di comune: di non seguirne una propria; e ciò proveniva dall'inferioritá amministrativa che paralizzava le nobili qualitá e gli storici ricordi di amendue le nazioni.
In Francia lo stato delle opinioni, quello de' costumi, il disordine delle finanze, il decadimento della sua politica influenza, tutto dimandava, per evitare una crisi e per ristabilire l'equilibrio tra gli elementi, un braccio vigoroso e una mente illuminata ad un tempo, per temperare i rimedi difficili ad amministrarsi quando s'impiegano al momento in cui diventarono indispensabili.
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