A questo si aggiunse una requisizion generale, che non richiedeva altra condizione che quella dell'etá per farne parte o per esserne escluso. Sí fatto mezzo straordinario e violento non potea divenire metodo permanente se non che regolarizzato siccome legge e perdendo colla sua forma anche il nome. Cosí nel 1799 fu decretata la coscrizione, che dichiarava il servizio militare come dovere di tutti, successivo e temporaneo, e che armonizzava con l'unitá della legislazione civile, criminale e finanziera ch'era stata sostituita alla divisione in classi, in ordini ed in privilegi particolari; e cosí la tendenza alla fusione delle classi tutte della societá nel senso delle loro obbligazioni, la quale formava il carattere del secolo decimottavo, trovava la piú significante espressione nella scelta degli uomini destinati a comporre gli eserciti. La composizione del corpo degli uffiziali subí il cangiamento corrispondente all'abolizione de' privilegi nell'ordine civile, e il servizio essendo divenuto un dovere, bisognava che potesse divenire una carriera per tutti, esigendosi non piú privilegi di nascita ma condizioni di capacitá. Ciò fece che non vi fosse piú soluzione di continuitá nell'esercito, dal tamburino al generale in capo; e quando Luigi decimottavo diceva che nella giberna di ogni soldato vi era un bastone di maresciallo, dava al tempo stesso una definizione chiara ed una sanzione solenne a questo gran fatto sociale. E se vuolsi por mente alla composizione della forza pubblica nel medio evo tal quale noi l'esponemmo nel terzo discorso, vedrassi essere stata interamente diversa dalla presente, perocché ivi tutto era individuale e per cosí dire privilegiato, e qui tutto generale e condizionato.
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Luigi
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