Questo problema è fecondo in conseguenze non solo quanto alla guerra ma ancora quanto al sistema sociale.
Passando ora alla strategia che considereremo col metodo stesso di tutti gli altri rami dell'arte che sono compresi nella nostra seconda quistione, ricordiamo ai nostri lettori aver noi segnalato dal quarto discorso in poi l'apparizione evidente e i caratteri che essa ha rivestiti nei vari periodi, sempre in progresso relativamente alle sue applicazioni scientifiche. Nell'epoca della quale trattiamo fece de' passi immensi, riassunse la guerra tutta nelle sue teorie e ne subordinò tutti gli effetti nelle pratiche operazioni, come per esempio la coscrizione, in virtú della quale si operarono le vaste trasformazioni che l'equilibrio politico e il sistema sociale subirono in questa epoca; trasformazioni sí fatte che ne formano un'èra istoricamente e filosoficamente considerata, siccome quella che ha il doppio carattere di riassumere il lento lavoro dei secoli scorsi e di dare una nuova impulsione ai futuri. Noi per tutte le esposte ragioni andrem discorrendo i metodi di strategia impiegati nei due periodi dell'epoca della quale è parola.
I non buoni elementi militari che si trovò avere la Francia nella sua prima guerra contro i coalizzati la costrinsero a risolvere il problema "di muovere masse numerose poco istruite e con capi nuovi nell'arte contro avversari che possedevano gli opposti vantaggi". A fine di conseguir ciò, era necessaria una direzione unica la quale desse una impulsione uniforme, ed esigevasi che la scienza presedesse dal gabinetto alle cose della guerra e supplisse ad un generale unico e superiore che non esisteva, ed il quale per l'estension dello spazio ed il numero delle truppe non avrebbe potuto bastare all'adempimento di tanti doveri.
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Francia
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