Ma l'applicazione della strategia fatta da Massena a Zurigo preservò il territorio francese da una invasione, sciolse la seconda coalizzazione e preparò i successi di Marengo e di Hohenlinden, dove il sistema dell'operare in massa ebbe grandi risultamenti sotto la direzione del generale che tanti ne aveva ottenuti in Italia e in Egitto. Questi mercé della vasta applicazione del sistema anzidetto riprese in Europa la superioritá sugli austriaci rimasti soli, riguadagnò il perduto e alla pace di Luneville, seguita da quella di Amiens, fece riconoscere i nuovi acquisti della Francia e pose fine alla guerra generale cominciata nel 1792. Ma nelle guerre dell'impero che seguirono la rottura della pace di Amiens, la strategia acquistò tale importanza, fece tali progressi che rivestí interamente, presso gli scrittori militari che ne trattarono, il carattere di una scienza, se non esatta nel senso compiuto della parola, quasi che esatta.
Parlando della tattica in questo secondo periodo, vedemmo che i campi sulle coste dell'Oceano avevano consolidata l'istruzione delle truppe francesi e avvezzati i loro generali a muover le masse con precisione sopra terreni circoscritti; e come nelle prime campagne della rivoluzione la strategia aveva dovuto adattarsi allo stato dell'istruzione delle truppe, in questa serie di guerre poté seguire piú liberamente i principi veri della scienza, avendo uno strumento piú perfezionato per compiere le grandi operazioni. Le campagne del 1805, 1806 e 1809 furono l'apogeo della strategia per parte degli eserciti di Francia retti da Napoleone, il quale divenuto pieno signore di quello Stato ed in conseguenza riunendo al suo genio mezzi vastissimi ed alta potenza, fece sopra una vasta scala ciò che aveva fatto nelle prime campagne d'Italia.
| |
Massena Zurigo Marengo Hohenlinden Italia Egitto Europa Luneville Amiens Francia Amiens Oceano Francia Napoleone Stato Italia
|