Le scienze naturali fecero in questo periodo solidi progressi. La storia degli animali non fu piú limitata ad una magra descrizione delle loro forme esterne, ma presentò il quadro delle loro abitudini e delle loro tendenze. Appoggiandosi alla notomia si cercò da' sapienti di spiegare mercé della conformazione de' loro organi interni i fenomeni che presentano, e seguendo questo metodo d'investigazione si assegnò ad essi il posto lor proprio nel sistema generale degli esseri. Si distinsero in questo ramo delle scienze naturali il Lacepède, il Daubanton, il Dolomieu, il Lamarck, il Blumenbac, il Lawrence ed infine il Cuvier che riassunse tutti i passi fatti nella scienza. Questo metodo fu applicato con felice successo alla botanica, che non fu piú circoscritta a descrivere i vegetabili, ma coll'aiuto di una fisica dilicata si adoperò a scoprire le leggi regolatrici delle loro varie funzioni. La mineralogia non limitò come prima le sue ricerche a determinare senza precisione il carattere delle materie di sua pertinenza dal loro aspetto esterno, ma prese in prestito dalla chimica i mezzi di analizzare e di classificare i minerali. Lo studio del globo terrestre che trovavasi da prima compreso nelle scienze fisiche e matematiche, divenne una scienza distinta sotto il nome di "geologia". Essa considerò la struttura della terra e giudicò delle terribili catastrofi che l'hanno agitata dalle tracce che ne rinvenne; e cosí questa nuova scienza riuní ciò che vi è di dilettevole e di solenne nello studio delle scienze naturali alla precisione che è propria delle matematiche.
| |
Lacepède Daubanton Dolomieu Lamarck Blumenbac Lawrence Cuvier
|