La mente umana avvezzavasi a meditare su tante catastrofi e la umana volontá ad elevarsi ad immensi sacrifizi, e nasceva un fenomeno interessante quale fu quello della diminuzione delle antipatie nazionali; ché appunto sul campo di battaglia cominciò quella stima reciproca che i combattimenti ispirano pel valore e che in séguito le relazioni pacifiche dovevano vie piú confermare. E questa disposizione contribuir doveva a bandire la frivolitá e a dare una sembianza di maturitá anche alla gioventú, al contrario dell'epoca precedente in cui l'etá matura ed anche avanzata conservava la leggerezza, la noncuranza, le forme e il linguaggio stesso della gioventú. Da questo breve quadro noi vediamo operarsi con una prodigiosa attivitá quella separazione dall'insieme del medio evo, che indicammo essere la tendenza costante della societá moderna, specialmente dal decimo quarto secolo in poi; separazione resa piú compiuta nella sua fisonomia nell'epoca di Luigi decimoquarto e nelle sue condizioni tutte in quella di cui qui ragioniamo. Questo era ciò che volevamo provare; e non ci resta che a ritornare sul quadro degli Stati europei dopo il congresso di Vienna in considerazione de' suoi politici risultamenti, ed avremo risposto alle tre rimanenti quistioni che ci eravamo proposte.
La penisola iberica avea richiamata l'attenzione e l'ammirazione dell'Europa per la sua lunga resistenza alla dominazione francese. Ma la sua posizione topografica, la perdita delle colonie, le interne dissensioni e le perdite sofferte le avevan tolta ogn'importanza positiva nelle transazioni politiche dell'Europa dopo la caduta dell'impero francese.
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