Nei precedenti discorsi abbiamo avuto per iscopo l'indicare moltiplici rapporti che si scovrono tra le scienze belliche, le scienze tutte e lo stato sociale. In quest'ultimo ci proponiamo di trattare le tre seguenti quistioni:
1. Se vi esistano rapporti, e quali sieno, tra la guerra considerata come fatto sociale e come scienza, e la letteratura e le belle arti.
2. In quale categoria di scienze possa andar compresa la guerra considerata come scienza, se in quella delle esatte o in quella delle approssimative. Quale sia il metodo piú adattato per l'insegnamento di essa, determinato il carattere che scientificamente considerata assume. In ultimo quanta sia l'importanza dello studio teorico in una scienza tutta di applicazione pratica.
3. Quali sieno le veritá che risultano dall'insieme del nostro lavoro sull'importanza della scienza, e quali perfezionamenti sia questa capace di ricevere dallo stato attuale dello scibile e della societá(56).
Il metodo piú semplice per determinare l'esistenza de' rapporti enunciati nella prima quistione è a nostro credere quello d'indicare l'essenza della letteratura e delle belle arti generalmente e partitamente, mentre, una volta ciò fatto, è facile dedurre se esistano quei tali rapporti con una scienza di cui abbiamo fatto conoscere non solo la natura ma le proprietá tutte sotto gli aspetti piú vari.
La letteratura e le belle arti sono a parer nostro una manifestazione della nostra natura nelle facoltá dell'intelligenza e della sensibilitá. In effetto tutte le produzioni letterarie come le artistiche non sono che il risultamento dell'impiego piú o meno felice di tali due facoltá(57). Questo principio può dedursi dall'esame della nostra natura, delle sue condizioni e del suo scopo; può essere ugualmente dedotto dallo sviluppo successivo che si opera in tutte le umane associazioni, dai primi passi nel viver civile fino ai piú avanzati nella carriera della civiltá dei quali si possa fornire esempio.
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