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      In quelle piú incivilite vediamo riprodursi questa connessione con quelle condizioni che il grado di civiltá determina. In effetto il popolo ebraico aveva i suoi poeti che cantavano la guerra. Lo stesso era presso gli arabi. Anche nelle contrade misteriose dell'India si vedono dei poemi destinati ad eccitare le passioni guerriere ed a conservare le tradizioni cosí delle geste de' grandi uomini che degli odii nazionali. Il poema conosciuto sotto il nome di Niebelugen per la Germania č tra questi. I greci nell'antichitá avevano i loro canti di guerra, e basta per farne prova il nominare Tirteo. Il Feuriel e il barone Eckstein hanno fatto conoscere quelli dei greci moderni e degli abitanti della Servia. Nei tempi nostri abbiamo anche veduto in Prussia ed in Francia ed in Russia delle composizioni ad uso degli eserciti. Considerando la poesia in uno de' suoi modi piú elevati qual č quello dell'epica composizione, non abbiamo che a richiamare l'attenzione dei nostri lettori su ciň che dicemmo nel nostro primo discorso, cioč dire che tutte le grandi epiche composizioni, come l'Iliade, l'Eneide, la Gerusalemme, la Henriade, sono tutte destinate a descrivere una guerra, come soggetto che presenta ad un tempo il maggior numero di grandi caratteri, di forti passioni e di situazioni difficili; elementi tutti che innalzano e facilitano il genio del poeta ed il merito della composizione.
      La musica nei suoi metodi informi č contemporanea dei primi saggi della poesia e puň considerarsi come una ausiliaria di lei.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





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