Osservata nella sua essenza e nel suo scopo è facile vedere che sorge dalle stesse disposizioni, tende a soddisfare gli stessi bisogni, ad eccitare ed a rinvigorire le stesse passioni o dolci o veementi, esprimendo l'amore o l'ira: per queste ragioni tutte è stata sempre la fedel compagna della poesia, molto avendo di comune con essa(59). Perciò vediamo i guerrieri in tutti i tempi essere animati da istrumenti atti ad eccitarli nelle fazioni guerresche o a graduare i loro sforzi a seconda de' bisogni. Questo carattere e questo scopo della musica militare segna il passaggio dal periodo di assenza d'ordine tattico a quello che ne ha giá uno: nel primo caso la musica è un puro eccitamento, nel secondo acquista di giá un carattere moderatore. In effetto Omero distingue i greci dai barbari dalla loro marcia eguale al suono del flauto; e Paolo Giovio descrivendo l'esercito di Carlo ottavo nella sua entrata in Roma, nota come misura dell'imponenza di quell'esercito ordinato in modo nuovo, che i tedeschi e gli svizzeri marciavano in cadenza al suono de' militari istrumenti. La musica militare si è perfezionata e si è talmente livellata con lo stato della scienza militare e con quello della musica in generale, che ai nostri dí abbiamo veduto stabilirsi tale connessione intra esse che si è marciato all'oppugnazione di un ridotto vomitando la morte e il dolore con le arie di un dramma ove tutto respirava l'amore, e si è accompagnata nel teatro la musica vocale dagl'istrumenti militari piú sonori e piú esprimenti il fragore delle battaglie.
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Omero Paolo Giovio Carlo Roma
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