- Il solo pensiero, o per meglio dire, la facoltá di combinare le idee, distingue l'uomo dalle bestie da soma. Un mulo che avesse fatto dieci campagne sotto il principe Eugenio non sarebbe per ciò divenuto miglior tattico, e fa d'uopo confessare in onta all'umanitá che per cotesta pigra stupiditá molti vecchi uffiziali non sono da piú di tali muli. Seguir la pratica usuale, occuparsi del proprio alimento e del proprio alloggio, mangiar quando si mangia, battersi quando tutti si battono, ecco in che la piú parte fa consistere l'aver fatto campagne e l'essersi incanutito sotto l'arnese". - Cosí scriveva il gran Federico al generale Fouquet; e questo passo nel mentre che appoggia la nostra opinione, servirá a meglio far comprendere il séguito del nostro ragionamento.
Difatto un uomo dotato dello spirito di osservazione e di classificazione, benché analfabeta, se compara, analizza, classifica, distingue e fa tutte le operazioni intellettuali, avrá tosto elevate le sue sensazioni ad esperienza e la sua esperienza a teoria; il suo conversare sará lucido e interessante e porterá la convinzione negli animi. E si dirá di questo uomo che non ha studiato? Errore di parola: egli non ha letto, ma ha studiato, poiché la sua intelligenza non è stata inerte, anzi ha dovuto piú operare, essendo egli privo degl'istrumenti che ne facilitano le operazioni, quali sono i metodi scientifici o la cognizione degli antecedenti. Purtroppo quest'uomo sa, perché ha studiato, e ciò che ignora lo ignora per mancanza delle conoscenze che ne facilitavano la scienza, mentre avrebbe tratto egual partito dai libri che dalle sue sensazioni, avendo nel suo intelletto la tendenza ad ordinare e a fecondare tutto ciò che gli si offriva dinanzi.
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Eugenio Federico Fouquet
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