- Questa obbiezione che a prima vista pare vigorosa, rientra in un'altra piú elevata, ch'č quella di determinare fino a qual punto l'istruzione sia un elemento dell'educazione, considerata questa nel suo senso piú largo, cioč come atta a formare una volontá retta e forte da accompagnarci in tutte le determinazioni che prendiamo. Ora non vi č dubbio che si č esagerata nelle moderne societá l'azione delle idee sulla formazione di ciň che chiamasi "carattere morale", tanto piú che l'educazione č stata circoscritta all'istruzione; il che non era nell'antichitá e neanche nel medio evo. Ma da un altro lato come negare l'influenza dell'intendimento sulla volontá, delle idee sulle azioni? Come spiegare l'organizzazione dell'uomo, la sua morale responsabilitá come essere libero e intelligente, che č piena sotto ogni aspetto civile, morale e religioso? Donde nasce quella costante preoccupazione d'impadronirsi d'ogni sorgente di comunicazione delle idee e di evitarne l'uso agli avversari? donde l'istruzione, la predicazione, la stampa? Come spiegare che nella riunione di uomini detta "esercito", destinata per necessaria istituzione e per l'interesse della sua conservazione ad una ubbidienza passiva, e che si suppone aver fuse panteisticamente tutte le volontá e tutte le intelligenze di cui č composta nel suo capo, il quale gliene rende la parte necessaria all'esecuzione de' suoi ordini; come spiegare che in tal riunione accada che cotesto capo indrizzi ai componenti di essa e concioni ed ordini del giorno e si diriga alla loro intelligenza per convincerli, alla loro volontá per trovare sostegno ed ai loro sentimenti per eccitarli?
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