Designammo nel quarto discorso la lotta ch'esisteva tra gli elementi del medio evo e quelli della societá moderna e la loro azione simultanea, i primi tendendo a conservare le classificazioni ed i secondi ad operare la fusione di tutte le classi della societá. Indicammo come si trovasse nella composizione della forza pubblica, nelle regole che seguiva e nella sua azione un quadro ristretto dello stato sociale, e come la polvere da sparo, i progressi dell'arte e l'urto delle masse favorissero lo svolgimento dell'elemento moderno del pari che l'abbassamento di quello che predominava nel medio evo.
Nel quinto discorso facemmo notare come questo andamento ascendente e progressivo si scorgesse simultaneamente nella pace, nella guerra e nel movimento intellettuale delle nazioni.
Nel sesto discorso dimostrammo come la societá moderna avesse rivestito tutti i caratteri e possedesse le condizioni tutte, e sotto tutti gli aspetti, che la potevano far considerare come fissata; notammo del pari che l'organizzazione dello Stato e degli eserciti cosí come le condizioni dello scibile fossero compiute nei loro elementi e nella loro fisonomia, e che i periodi posteriori altro non avrebbero offerto che delle modificazioni derivanti da quelle e che non fossero un'anomalia ed una opposizione alla loro natura.
In effetto nel settimo discorso facemmo osservare che si operavano trasformazioni lente ed insensibili, ma che se ne preparavano delle piú positive, sempre però come conseguenza delle precedenti, come svolgimento di un movimento naturale e non come fenomeno inesplicabile.
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Stato
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