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      (87) Il maggior barone Ferrari condanna i dragoni e come infanteria e come cavalleria, e pare che pensi d'accordo col Rogniat che due sole specie di cavalleria debbano entrare nella composizione di uno esercito: la leggiera e la grave.
      (88) Sembra che in Francia tutta la cavalleria media e leggiera sia ora armata di moschetto (mousqueton), ordinariamente sospeso alla bandoliera. Ignoro se i dragoni o anche i cacciatori siano o pur no armati di baionetta. Di certo poi i dragoni sono destinati a combattere a piedi. Il gran Federico esigeva che i suoi dragoni fossero accuratamente esercitati nelle evoluzioni d'infanteria e gli armava di piccolo fucile e di baionetta. Bonaparte consiglia che tutta la cavalleria venga addestrata a combattere a piedi. Vedi MONTHOLON, tomo II, pagina 169 e MIRABEAU, opera citata, pagina 107.
      (89) Le gravi differenze che passano tra la coscrizione quale ora si pratica in molti Stati d'Europa e quella in uso presso i popoli dell'antichitá dotta, è facile di scorgerle ove solamente si consideri la differenza degli ordinamenti civili nelle due epoche, ed ove si legga e si ponderi il rapporto fatto su tale oggetto dal generale Jourdan al Consiglio dei Cinquecento nell'anno 1799.
      (90) Dissi determinando le tre forme ed epoche successive della qualitá degli eserciti: milizie feudali o comunali, eserciti permanenti, armate coscritte. Altri potrá meglio denominarle; a me bastava di trovare una indicazione qualunque, la quale esprimesse la mia idea e dividesse sensibilmente i tre periodi.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





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