Nè le arti destinate a sviluppare il corpo si trascuravano; ma la danza, il nuoto ed i ginnici esercizi preparavano alla prestanza, alla forza ed alla grazia le membra dei futuri difensori della patria.
Dal pedagogo e dagli elementari maestri passavano quindi i giovinetti sotto la direzione di un filosofo e di un retore, per apparare da quello la difficile arte del retto raziocinare, da questo quella, non meno nobile, dell'ornato favellare.
CAPO QUARTO
Vestitione della toga virile - Studi ed esercizi giovanili - Modi di scrivere.
§ 22. Deposta la pretesta, assumevano i giovani la Toga Virile, detta anche Pura o Libera. Coloro che la indossavano prendevano il nome di Tirones, e l'atto di vestirla Tirocinium si diceva.
La vestizione della toga virile facevasi con gran pompa; il giovane candidato da numeroso stuolo d'amici era accompagnato al foro, quasi a solenne auspicio della vita civile e pubblica cui s'iniziava.
§ 23. Ogni cittadino romano doveva essere soldato. Indossata quindi la toga virile, era mandato agli accampamenti, dove obbedendo imparava l'arte del comandare.
Dopo due o tre anni, tornava in Roma e veniva consegnato ad alcun insigne oratore, o ad altro grave personaggio ed autorevole, il quale lo ammaestrasse nella scienza del giure e nel magistero della facondia.
Se i mezzi di fortuna lo permettevano, i parenti lo mandavano poscia in alcune delle precipue sedi della greca sapienza, come Atene, Rodi, Mitilene, ove i suoi studi ricevevano maggior perfezione.
Solevano poi gli eruditi giovani raccogliere nella propria casa gli amici, od anche talora in un pubblico luogo, nel teatro, nel foro o nel tempio d'Apollo palatino il popolo: ed ivi recitavano le orazioni, i carmi, o le altre opere che avevano studiosamente composto.
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