Assai peggiori furono le Baccanali, nelle quali una plebe di ubbriachi vestiti di pelli di cervo all'asiatica, correvano ululando, portando tirsi, e percuotendo cembali e tamburi. Uomini travestiti da Pani, da Satiri, da Sileni, donne, dette Menadi e Baccanti, si abbandonavano al più schifoso e spaventevole delirio.
§ 41. Ma i prediletti ludi romani erano i Circensi, instituiti primamente da Romolo, in onore del Dio Conso, o Nettuno, d'onde Consuali furono anche detti. Dal Circo Massimo eretto da Tarquinio Prisco ricevettero l'altro loro nome. Era questo immenso edificio capace di 150,000 persone almeno, aveva una periferia di otto stadii, o mille passi. Ivi, spettante il popolo, il Senato, il Principe, facevansi sei principali specie di giuochi: la Corsa, la Lotta o il Certame ginnico, il giuoco di Troja, la Caccia, la Pugna equestre e la Naumachia.
§ 42. La corsa eseguivasi su Carri o su Cavalli. Gli Aurighi, o condottieri, erano divisi in quattro compagnie, distinte dai colori delle vesti: la fazione Albata, o bianca: la Russata o rossa:, la Veneta, o cerulea: e la Prasina, o verde, alle quali Domiziano aggiunse l'Aureata e la Porporea: e quando queste fazioni portate vennero a Costantinopoli, si tramutarono in partiti politici, che insanguinarono spesso le strade di quella capitale.
§ 43. Il certame ginnico od atletico consisteva nel far prova di forza e di prestanza muscolare. Vi pigliavano parte i Cursores, i Pugiles, i Luctatores, i cui nomi indicano abbastanza le funzioni.
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