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      § 55. Altre denominazioni di giorni erano adoperate presso i Romani. Ecco le principali nell'ordine loro alfabetico:
      Dies agonales, erano i giorni, nei quali il capo dei sacrifici immolava un ariete. - Dies auspicales, quelli in cui cominciavasi, prendendo ausṕci, l'esercizio di una magistratura o di una pubblica funzione. - Dies cognitiales, quelli in cui il pretore, assistito da' suoi consiglieri, proclamava una sentenza, un decreto, un editto. Dies comitiales, nei quali il popolo poteva essere convocato nei comizi. - Dies justi e talvolta præliares, in cui, dopo i termini prefissi, era permesso di procedere contro gli accusati, o di eseguire le sentenze pronunciate contro di loro. - Dies lustrici, quelli in cui purificavansi i bambini, e si imponevano loro i nomi. - Dies pandiculares o communicarii, nei quali sacrificavasi a tutti gli Dei insieme. - Dies postulatorii, in cui le petizioni o domande presentavansi ai pretori. - Dies cognitionales, nei quali queste domande non eran permesse. - Dies sessionum comprendevano anche le serie precedenti. - Dies prolusionis, nei quali facevansi i preparativi dei giuochi pubblici. - Dies stati, i termini da osservarsi nei processi contro gli stranieri. - Dies utiles, quelli nei quali potevasi far valere il proprio diritto in giustizia.
      § 56. I mesi dei Romani, apprincipio non erano che dieci; ed erano quelli del nostro calendario, da Marzo, fino a Dicembre solamente Luglio cd Agosto chiamavansi Quintilis e Sextilis, il Quinto ed il Sesto.


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Manuale di antichità romane
di Gerolamo Boccardo
1861 pagine 60

   





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